Chi ha in mente di trasferirsi in Belgio, deve sapere che il Belgio è uno stato federale diviso in tre regioni, ognuna con le sue peculiarità e caratteristiche:
- le Fiandre nella parte nord del paese, dove si parla fiammingo (olandese), che comprende quasi il 60% della popolazione
- la regione di Bruxelles, ufficialmente bilingue, ma in realtà si parla, soprattutto, francese, che comprende circa il 10% della popolazione
- la Vallonia nella parte sud del paese, dove si parla francese, che comprende circa il 30% della popolazione
- inoltre esiste una piccola zona ai confini della Germania dove si parla tedesco, che comprende circa 1% della popolazione
Le sue dimensioni corrispondono circa a quelle di Lombardia e Liguria unite. Gli abitanti sono 11 milioni e la capitale è Bruxelles. Il Belgio è stato uno dei paesi fondatori della UE non e non a caso qui risiede il Parlamento Europeo. La moneta è l’euro. Le lingue ufficiali sono tre: fiammingo (olandese), francese e tedesco. Gli immigrati in Belgio sono circa un milione (9% della popolazione).
Gli italiani residenti sono oltre 250.000 mila, frutto delle massicce immigrazioni degli anni ’50 del secolo scorso. Il Belgio gode di un’ottima qualità della vita, servizi efficienti, stipendi elevati, assenza di burocrazia ed ambiente multiculturale, fattori che ne fanno un ottimo paese per trasferirsi. Unica pecca il clima, perennemente grigio e piovoso.
Trasferirsi in Belgio
Per trasferirsi in Belgio non serve fare alcuna pratica, avrete bisogno soltanto di un documento di identità e la vostra tessera sanitaria.
Appena trovato casa dovrete recarvi, previo appuntamento, presso l’ufficio stranieri del comune dove vivete, per registrare la vostra residenza. I documenti necessari sono
- un documento di riconoscimento
- il contratto d’affitto o una dichiarazione di domicilio dal proprietario (o amico/parente) dell’abitazione in cui vivete
vi verrà rilasciata una registrazione provvisoria che dura tre mesi ed il numero di registrazione nazionale (rijksregisternummer o numéro de Registre national). L’equivalente del codice fiscale italiano, che vi servirà per lavorare e per tutte altre le pratiche burocratiche. Se nell’arco dei 90 giorni non avete trovato lavoro dovrete fare ritorno in Italia. A meno che non dimostriate che siete attivi nella ricerca di lavoro, con prove concrete, come e mail, documentazione di colloqui sostenuti, ecc. e che vi state impegnando anche con corsi di lingua. Ad esempio quelli gratuiti per stranieri organizzati dal Le Forem o dal VDAB.
Per guadagnare tempo una possibilità è proprio rappresentata dalle scuole di lingue. Non è una cattiva idea iscriversi ad una scuola di lingue e registrarsi in Comune come studente. Mentre si frequenta la scuola si cerca anche lavoro e appena trovato impiego si torna in Comune a cambiare il proprio status da studente a lavoratore.
Una volta trovato lavoro e comunque non oltre 90 giorni, dovrete tornare in comune e presentare il contratto di lavoro o documentazione attestante la vostra attività, se siete imprenditori. Dopo che la polizia sarà passata a verificare la vostra residenza, vi verrà rilasciata una Carta di Identità per stranieri che ha una durata di 5 anni.
Se trovate lavoro ancor prima di avere un domicilio, e non siete, quindi, ancora in possesso del numero di registrazione nazionale, teoricamente il vostro datore di lavoro vi potrebbe assumere ugualmente. Però molti datori di lavoro, se non siete già in possesso del numero di registrazione non vi firmeranno un contratto di lavoro, ma vi rilasceranno un promessa di assunzione “promesse d’embauche” che sarà convertita in contratto lavorativo quando sarete in possesso del numero di registrazione.
Per chi è interessato ad approfondire le tematiche relative al vivere in Belgio, segnalo una guida completa Living in Belgium rivolta agli stranieri che desiderano trasferirsi a vivere in Belgio (in lingua inglese).
Trovare casa in Belgio
Dopo un primo periodo trascorso in ostello o in una stanza prenotata dall’Italia, dovrete iniziare la ricerca di un alloggio definitivo. Il mercato immobiliare in Belgio è molto fluido e non è particolarmente complicato trovare una sistemazione. Alla firma del contratto dovrete versare un deposito corrispondente a 2 o 3 mensilità, che potrete ritirare quando lascerete l’appartamento.
Pretendete che questo deposito venga versato su un conto corrente bancario bloccato e cointestato a voi e al proprietario di casa, per garantire che i soldi rimangano disponibili fino alla fine del contratto. In ogni caso, mai consegnare soldi in contanti.
La maggior parte dei proprietari richiede un contratto di lavoro con uno stipendio tre volte superiore al costo dell’affitto. Oppure una persona, parente o amico, che lavori e con un salario adeguato, che garantisca per voi.
Gli appartamenti, di solito, non sono ammobiliati (eccetto la cucina). Generalmente gli appartamenti completamente arredati, vengono usati per affitti a breve termine, perciò sono molto cari e non conviene affittarli per un lungo periodo. Molto meglio arredarne uno vuoto rivolgendosi ai vari negozietti che trattano oggetti usati oppure alle bacheche di annunci on line dove è possibile trovare mobilio usato a buon prezzo.
Se decidete di rivolgervi ad un’agenzia immobiliare sappiate che alla firma del contratto, o versate una mezza mensilità come spese di agenzia o più spesso, non dovrete versare nulla perché le spese saranno interamente a carico del proprietario.
Sia che vi affidiate ad agenzia sia che facciate da soli, state sempre molto attenti quando firmate il contratto di locazione.
La prima cosa da sapere è che se lascerete l’appartamento in anticipo dovrete pagare delle penali il cui ammontare varierà in base alla durata del contratto e al vostro tempo di permanenza. Tutto andrà dovrà essere, comunque, chiaramente specificato nel contratto di affitto.
Se l’appartamento viene affittato tramite un’agenzia è obbligatoria la registrare del contratto, entro 60 giorni dalla firma dello stesso. E’ possibile verificare se questa registrazione è stata effettuata tramite Minfin
Diffidate delle agenzie che vi chiedono denaro in anticipo per farvi vedere gli appartamenti, addirittura ve ne sono alcune che pretendono che paghiate loro in anticipo un mese di affitto e nel caso il proprietario non accettasse, dicono che ve lo restituiranno. State alla larga, sono solo delle truffe.
Il costo degli affitti varia molto a seconda della città, tenete presente che a Bruxelles un monolocale varia dai 600 € ai 1.000 € al mese, per una stanza, invece, partiamo dai 500 € al mese. Molte abitazioni potrete anche trovarle da soli, passeggiando per i vari quartieri della città non è infrequente imbattersi in cartelli che riportano la dicitura ‘in affitto’.
Per quanto riguarda Bruxelles dovete essere pronti a fare dei compromessi sulle condizioni dell’appartamento, che spesso sono in palazzi vecchi e con manutenzione molto approssimativa. Se volete risparmiare sull’affitto potete optare per un alloggio condiviso o cercare una soluzione abitativa autonoma ma fuori Bruxelles, dove i costi di affitto sono inferiori.
Un’ultima precisazione per i possessori di animali. In Belgio esiste una norma che vieta ai proprietari di casa di negare l’affitto a coloro che possiedono un animale domestico, ma molti per paura, che l’animale faccia dei danni tendono a non affittare quando sanno che avete con voi un cane o un gatto. Per cui il mio consiglio è quello di non dire nulla, poi una volta firmato il contratto potete fare ciò che volete perché, per legge, il proprietario non può rifiutare gli animali in casa. E, voi, potete sempre dire di averlo acquistato successivamente al vostro ingresso.
All’inizio è molto più semplice affittare una stanza in un alloggio condiviso, perché i proprietari chiedono minor garanzie, poi una volta trovato lavoro potrete pensare ad una soluzione abitativa autonoma.
Infine per qualsiasi problema che si dovesse presentare, vi consiglio di comunicare con il proprietario non solo tramite telefono ma anche con e mail o raccomandate, in modo da lasciare traccia in caso di eventuali successive contestazioni. In caso di problemi con l’alloggio vi consiglio di rivolgervi, anche, al sindacato degli inquilini di zona (huurdersbond oppure syndicat des locataires).
‘etat de lieux’
Un’altra cosa molto importante è il famoso ‘etat de lieux’ che è un inventario su tutto ciò che è presente in casa ed il loro stato, in modo poi che al momento dell’uscita si possa verificare se la casa e gli oggetti presenti siano nello stesso stato in cui sono stati consegnati.
L‘etat de lieux può essere redatto:
- in maniera autonoma tra proprietario (o suo rappresentante) ed inquilino, utilizzando modelli scaricabili da internet. Verificate accuratamente tutto l’appartamento, i mobili e gli oggetti presenti corredandolo con fotografie redigetene due copie che andranno firmate da voi e dal proprietario
- da un esperto proposto dal proprietario o dall’agenzia, la cui parcella viene pagata un 50% dal proprietario e un 50% dall’inquilino. Se vi avvalete di questi esperti, state in guardia perché a volte costoro si limiteranno a fare delle descrizioni approssimative senza scendere nei particolari e scattare delle fotografie panoramiche senza fotografare i dettagli. Questo potrebbe comportare, quando lascerete l’appartamento che vi vengano addebitati danni già esistenti ma che non erano stati evidenziati nel etat de lieux. Per cui pretendete sempre una descrizione accurata dello stato della casa e delle sue pertinenze e delle fotografie dettagliate dei danni presenti. Non date ascolto alle chiacchiere tipo: ‘tanto si sa che la casa è vecchia’ ‘non c’è problema’ ecc. Perché poi quando ve ne andrete il vostro deposito potrebbe far gola e venirvi addebitati i danni non evidenziati all’inizio
- da un esperto che scegliete voi, anche in questo caso la parcella andrà pagata a metà fra voi e il proprietario. Potrebbe costare un po’ di più, ma voi avrete maggiori garanzie che il professionista faccia i vostri interessi
Quando lascerete l’appartamento dovrete redigere un nuovo ‘etat de lieux’ e lo dovrà fare la stessa persona che ha redatto quello in entrata.
Nel caso facciate un contratto direttamente fra voi ed il proprietario, quindi non vi servite di agenzie, potete anche non fare ‘etat de lieux’ in entrata e a quel punto, per legge, non dovrete farlo neanche in uscita.
Siti web per la ricerca di casa in Belgio
Se decidete di affidarvi ad internet, di seguito vi indico i siti più utilizzati per la ricerca di alloggio:
- Logic-immo sito con offerte di appartamenti in affitto e offre anche un elenco di agenzie immobiliari, divise per città
- Immoweb funziona in modo analogo al precedente. E’ possibile scaricare l’app con la funzione geo localizzazione che rende la ricerca dell’immobile molto facile
- Immo vlan offerta di appartamenti su tutto il territorio
- Appartager E’ il sito più popolare per alloggi condivisi. Sito con registrazione a pagamento. Ottimo per iniziare
- Brussels destination appartamenti in affitto short term a Bruxelles
- Rentmore agenzia che offre appartamenti già arredati a Bruxelles ed Anversa
- EU-rentals appartamenti e stanze in affitto, soprattutto a Bruxelles
- Century21 agenzia immobiliare con sedi in tutto il paese
- VB partners agenzia immobiliare di Anversa
- Jeronimmo offerte di stanze a Bruxelles
Conto corrente belga
Una delle prime cosa da fare, appena arrivati, è quella di aprire un conto corrente perché sia per pagare l’affitto, sia quando sarete alla ricerca di una occupazione molti datori di lavoro vi chiederanno il numero del vostro conto belga. Ultimamente molte banche non aprono conti correnti a chi non è in possesso di carta di identità per stranieri, per cui potrebbe essere necessario provare in diverse.
Assicurazione sanitaria belga
Chi risiede in Belgio è obbligato a sottoscrivere un’assicurazione sanitaria (cassa mutua) e ve ne sono diverse, fra cui voi dovrete scegliere. Per il lavoratore dipendente, il costo di questa assicurazione viene detratta direttamente dalla busta paga. I lavoratori autonomi dovranno, invece, provvedere di persona al pagamento di questa assicurazione.
Nella maggior parte dei casi, sarà necessario anticipare le spese che poi verranno rimborsate, anche se non completamente, a meno che non stipuliate delle assicurazioni aggiuntive.
Trasferirsi in Belgio, conclusioni
Ricapitolando i passi da seguire per il trasferimento sono i seguenti:
- Iscrizione presso l’ Ufficio Stranieri del Comune, e acquisizione del numero di registrazione nazionale
- Iscrizione a Le Forem/VDAB/Actiris, per accedere ai loro servizi, tra i quali, aiuto nella redazione del curriculum e assistenza nella ricerca del lavoro
- Inizio ricerca del lavoro, ricordando di conservare le prove delle ricerche, che vi potranno essere utili nel caso non riusciate a trovare lavoro entro 90 giorni.
Per trasferirsi in Belgio consiglio un budget di almeno 3.000/4000 €, necessari per pagare l’affitto, il deposito e mantenersi per il primo periodo di ricerca del lavoro.
Concludendo si può affermare che in Belgio il lavoro si trova con molta più facilità rispetto all’Italia. I servizi assistenziali funzionano bene, le scuole e la sanità sono ottime. Però ha anche i suoi contro: le tasse da pagare sono tante e la vita costa di più che in Italia,
il Belgio offre ancora l’opportunità di crearsi una propria vita, ma le relazioni sociali ed i rapporti con le persone sono molto più formali. La società belga è molto fredda e chiusa. Anche il clima non aiuta, per i primi periodi, sorretti dall’entusiasmo del trasferimento, questo non costituirà un grosso problema, ma a lungo andare vedere il sole unicamente una quarantina di giorni all’anno inizia a pesare.
Vi segnalo, anche Belgium sito istituzionale, contenente informazioni relative a vita e lavoro in Belgio.
Tutte le informazioni su come trasferirsi all’estero le trovate qui