Israele è un paese geograficamente piccolo, all’incirca come la Lombardia ed Il 40% della sua popolazione vive in quello che viene chiamato “Gush Dan”, che corrisponde a Tel Aviv e alla sua area metropolitana.
Gode di paesaggi estremamente diversificati: nel sud è presente il deserto. Ad ovest c’è il Mar Mediterraneo. Ad est il mare salato. Nel nord ci sono molte montagne, grotte e persino neve.
Israele possiede un gran numero di siti storici antichissimi e la capitale, Gerusalemme, è una città unica: La Città Vecchia, il Muro del pianto o il Santo Sepolcro sono solo tre dei suoi luoghi simbolo.
Gli israeliani dall’esterno sembrano molto aspri, ma in generale sono persone gentili e premurose. Anche troppo, alcune volte. Non si fanno scrupoli nel farvi domande molto personali o di intromettersi nei vostri affari, solo con l’intenzione di aiutarvi. Se fate a qualcuno per strada, ad esempio, una semplice domanda come “dov’è la fermata dell’autobus numero 6?”, La risposta sarà molto probabilmente “dove vuoi andare?” Alla faccia della privacy.
In Israele educazione e bon ton non sono di casa. E’ prassi comune saltare le code, rispondere senza essere stati interpellati, ecc. In parole povere qui bisogna osare per ottenere.
Contrariamente agli altri paesi del Medio Oriente, Israele è un paese moderno in cui si ha la libertà di vivere la propria vita come si vuole purché non si danneggino i diritti degli altri.
Gli israeliani hanno, in generale, una mentalità molto aperta Quasi ogni persona è bilingue. Molti parlano russo, polacco o arabo e la maggior parte parla inglese ad un certo livello.
E’ un paese cosmopolita con molti gruppi etnici diversi che si mescolano quotidianamente. Nelle città ci sono popolazioni ebraiche di varie origini e anche popolazioni arabe musulmane e arabe cristiane. È tipico vedere, in giro, donne musulmane che indossano l’hijab mescolarsi con ebrei e cristiani.
Sebbene il Paese abbia aperto le sue porte agli ebrei di tutto il mondo e si possano davvero sentire tantissime lingue diverse per strada, c’è una discriminazione latente. Oltre alla discriminazione verso i musulmani ed i lavoratori illegali che provengono dall’Africa, queste forme di discriminazione esistono anche fra gli ebrei dei diversi gruppi e sottogruppi (religiosi e non).
Ci sono molte comunità di immigrati, quindi oltre all’ebraico e all’arabo sentirete parlare molte altre lingue: russo, francese, inglese, spagnolo, ecc.
La cosa peggiore in Israele sono le leggi religiose che limitano in parte la libertà delle persone, come ad esempio la legge che vieta alle compagnie di autobus di operare il sabato.
Tel Aviv è una città vibrante e cosmopolita come Barcellona, Berlino e Miami. È anche un luogo gay-friendly. Piena di locali e caffè e con un’intensa vita notturna. Israele è l’unico paese del Medio Oriente in cui l’omosessualità non è illegale.
Gerusalemme, invece, è una città più religiosa, dove sono concentrati gli ebrei ortodossi e anche la comunità araba è notevolmente rappresentata.
La religione ha molto controllo sulla vita delle persone. Per questo motivo, non c’è quasi commercio o trasporto pubblico il sabato. Gli alimenti non kosher non possono essere venduti nei negozi normali; ma è possibile trovarli solo in negozi specializzati.
Shabat è la festività religiosa settimanale. Tutto o quasi si ferma tra il tramonto del venerdì e il tramonto del sabato.
In Israele tutto è costoso dall’affitto ai prezzi del cibo che sono molto alti.
Il trasporto pubblico è ampiamente diffuso sia all’interno delle città che tra le varie città del paese, con linee di autobus frequenti e capillari. Le tariffe degli autobus sono ragionevoli. Quindi, possedere un auto non è necessario.
C’è una copertura sanitaria universale. Il pacchetto base è coperto dalla “National Health Insurance” che viene detratta dalla busta paga. Per una copertura aggiuntiva di servizi non coperti dal pacchetto base, è possibile pagare un premio aggiuntivo.
Gli ospedali sono moderni e dispongono di mezzi sufficienti per prendersi cura delle persone. Anche se molte strutture traboccano di pazienti e i tempi di attesa sono un po’ lunghi.
L’istruzione israeliana inizia con gli asili nido per genitori che lavorano. Teoricamente dall’asilo alla terza media dovrebbe essere tutto gratuito, ma ci sono alcune tasse che i genitori finiscono per pagare, anche libri e materiale scolastico non sono gratuiti.
In ogni caso il livello degli istituti di insegnamento è di ottimo livello, basti vedere quanti laureati e scienziati di tutto il mondo hanno studiato in questo paese, molti dei quali hanno ricevuto, poi, il premio Nobel.
Anche se uscire per strada è abbastanza sicuro. Potete prendere un taxi di notte senza preoccuparvi o mostrare il vostro ultimo modello di cellulare in pubblico senza paura di essere derubato. Il grande svantaggio di vivere in Israele sono gli attacchi terroristici.
Ci sono sempre un sacco di soldati in giro. Armati fino ai denti. Le persone sono talmente abituate che sono completamente indifferenti a loro e alle loro armi.
C’è una guerra o un conflitto armato più o meno ogni 2 anni. Ciò provoca problemi all’economia, all’istruzione e alla vita sociale in generale.
Israele ha un clima accettabile in tutti i periodi dell’anno tranne che in estate. A seconda della zona, l’estate può essere veramente calda.
Tel Aviv, che si trova sul mare gode di un clima più mite. Mentre fa sempre più caldo e molto più freddo a Gerusalemme a seconda della stagione.
Israele non è un paese di cosiddetti ricchi, ma esiste una enorme classe media che può vivere senza problemi. La differenza tra ricchi e poveri non è così elevata come in altri paesi. E il governo offre numerosi aiuti ai più svantaggiati.
Le maggiori possibilità di lavoro sono nel settore manifatturiero, marketing, agricoltura, servizi, sanità, istruzione e alta tecnologia.
Trovare lavoro in Israele, per uno straniero, è possibile ma è comunque difficile a meno che non abbiano competenze altamente specializzate e si dovrà comunque competere con i molti israeliani qualificati che hanno maggiori probabilità di essere assunti rispetto a uno straniero.
Il modo migliore per trovare lavoro in Israele come straniero è iniziare la ricerca online prima di arrivare nel paese. In questo modo è possibile ottenere alcuni colloqui. Questo è il sito più famoso
Un altro modo è arrivare in Israele come turista e cercare un lavoro. Se trovate un impiego probabilmente il vostro datore di lavoro vi aiuterà a rimanere in Israele. Perché per lavorare dovete essere in possesso di un visto di lavoro valido, che potrete ottenere solo dopo aver ricevuto un’offerta da una società in Israele.
Se avete intenzione di trasferirvi in Israele sarebbe opportuno che chiedeste un appuntamento con una persona competente presso l’ambasciata israeliana per spiegargli cosa vorreste fare.
Nel complesso, Israele ha un buon standard di vita. È tra le prime 10 nazioni “felici” (World Happiness Report), sebbene la vita sia dura, la maggior parte delle persone ama vivere qui ed è felice.
ultimo aggiornamento 04/06/2020