Istanbul, con i suoi oltre 15 milioni di abitanti, è la città più grande della Turchia e il centro storico, culturale ed economico del Paese. Essendo situata tra Europa e Asia, è considerata il ponte che collega l’Occidente e l’Oriente, tramite lo spettacolare stretto del Bosforo che collega il mar Nero al mar di Marmara. E’ stata la capitale dell’Impero Ottomano, perciò è ricca di palazzi, musei, chiese, mercati, moschee e tanti altri luoghi di interesse che ne fanno una delle città più belle del mondo. Però vi avverto che vivere e lavorare a Istanbul non è per nulla facile.
Istanbul ha una delle aree metropolitane più affollate del mondo. La sua popolazione è stimata in oltre 16 milioni di persone. Pertanto, la prima cosa che noterete è il sovraffollamento della città.
Gli abitanti di Istanbul sono per lo più molto amichevoli con gli stranieri e anche dopo una breve conversazione vi inviteranno a partecipare ad una cena in famiglia o ad uscire con loro. Ovviamente c’è qualche barriera linguistica, ma molte persone a Istanbul capiscono l’inglese. Ovviamente se decidete di rimanere per un periodo lungo, sarebbe opportuno studiare un po’ il turco.
In generale i turchi sono disponibili, genuini e cordiali, se avete qualche problema troverete certamente qualcuno che vi aiuterà. Gli abitanti di Istanbul sono più aperti verso gli stranieri rispetto a quelli di Ankara o di altre grandi città turche.
Istanbul è una delle città culturalmente più ricche del mondo. Troverete una quantità infinita di musei e altri luoghi da visitare. Praticamente ogni giorno ci sono concerti o spettacoli teatrali.
La città è piena di attività ed eventi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La vita non finisce alle 19.00 come in molte città del nord Europa. Anche in periferia, magazzini, centri commerciali e negozi di alimentari sono aperti fino a tardi.
A proposito della vita notturna avrete molte opzioni. L’unica cosa di cui dovrete preoccuparvi sono gli orari dei trasporti pubblici. Di notte, potrebbe essere difficile trovare trasporti pubblici, in determinate zone.
Vivere ad Istanbul non è caro. Il costo della vita, se rapportato alle capitali europee del nord Europa, è più economico ma questo dipende molto da dove vivete, dove mangiate e dove fate acquisti. Se state guadagnando uno stipendio in media con quelli percepiti in Europa occidentale, Istanbul è molto conveniente, ma se lavorate per un’azienda locale potreste avere serie difficoltà a sopravvivere.
Considerate che la Turchia ha, letteralmente, la benzina più costosa del mondo. Anche internet è uno dei più cari, per non parlare delle sue velocità mediocri e della sua pessima stabilità. L’unica cosa sicuramente più economica sono le sigarette. Siete fortunati se siete dei fumatori.
Il traffico a Istanbul è spaventoso, motivo per cui la maggior parte dei suoi abitanti preferisce spostarsi in moto o a piedi invece di affrontare il traffico congestionato della capitale. È normale rimanere bloccati per ore sulle strade principali della città, il che rende problematico raggiungere il luogo di lavoro. Tanti usano anche i mezzi pubblici e ciò determina un costante sovraffollamento degli stessi. Il sistema di trasporto pubblico è abbastanza completo, con una metropolitana in rapida espansione, autobus, minibus e taxi van, oltre ai traghetti, ovviamente, e persino un paio di linee del tram.
I pedoni a Istanbul non hanno diritti. Le strisce pedonali non significano nulla perché le auto non cederanno mai il passo ai pedoni. Le regole del traffico sono inutili. Restrizioni di parcheggio, limitazioni di velocità sono solo sulla carta, in pratica se il limite di velocità è 70 km/h, potete vedere sfrecciare auto a 150 km/h. Nessuno ci fa caso o si lamenta di questo. Il codice della strada, in Turchia, può e deve essere infranto.
Le piste ciclabili sono rare, andare in bicicletta in città a causa del traffico intenso è estremamente pericoloso, anche sulle strade principali. Gli automobilisti tendono a trattare i ciclisti alla stessa stregua dei pedoni, cioè: a non considerarli.
Questo traffico congestionato è responsabile, anche, di un alto livello di particelle inquinanti nell’aria. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, Istanbul è una delle città più inquinate d’Europa.
La qualità dei servizi, in generale, è abbastanza migliorabile. Gli abitanti delle principali zone della città lamentano continui blackout o improvvise interruzioni d’acqua. Come se non bastasse, Istanbul è una delle città con i peggiori servizi Internet e di comunicazione in Europa.
Un altro aspetto estremamente preoccupante è la corruzione, presente a tutti i livelli della società. Qui è la norma pagare, sia per avere un lavoro importante sia per ottenere l’impunità per un crimine commesso.
Invece riguardo alla sicurezza, secondo le statistiche Istanbul è una delle metropoli più sicure al mondo. C’è un po’di borseggio nei luoghi affollati e poco altro. La violenza di strada è molto rara e spesso è riferibile ad eventi come partite di calcio o manifestazioni.
Per quanto concerne il lavoro, la Turchia si distingue per essere tra i paesi con il più alto tasso di disoccupazione in Europa, e Istanbul non fa eccezione con il 12% di disoccupati. A questo si aggiunge il fatto che lo stipendio dei turchi è mediamente basso, con condizioni di lavoro, generalmente, pessime, che non rendono certo Istanbul uno dei posti migliori al mondo dove vivere e lavorare.
Inoltre, per poter lavorare in Turchia è necessario essere in possesso di un visto di lavoro. Una persona non può richiedere, autonomamente, un permesso di lavoro. La richiesta deve essere effettuata da un’azienda locale. Solo le aziende turche che hanno un certo fatturato possono assumere dipendenti stranieri e possono assumere un dipendente straniero ogni cinque dipendenti turchi.
Per conoscere la procedura amministrativa, non esitate a consultare questo link.
Non è possibile andare in Turchia come turista e trovare un lavoro. Dovete prima ricevere un’offerta di lavoro da una società presente in Turchia, poi vi dovete recare presso l’ambasciata (o consolato) turco in Italia e richiedere un visto di lavoro. Solo dopo avere ottenuto il visto potrete andare in Turchia a lavorare. In ogni caso, non potrete mai svolgere un lavoro che potrebbe fare un turco disoccupato. Infatti, quando il Ministero del lavoro riceve la domanda del vostro permesso di lavoro controllerà gli elenchi di disoccupazione per verificare che non ci sia nessun cittadino turco che potrebbe ricoprire quel posto.
Quindi in generale, per poter accedere al mercato turco, dovrete avere delle abilità difficili da reperire localmente, come: insegnante madrelingua, chef di cucina europea, ecc.
Questi sono i siti più importanti per la ricerca di lavoro:
- Vacanciesinturkey (in inglese)
- Yenibiris (in turco)
- Kariyer (in turco)
Se invece parliamo di opportunità di investimento, Istanbul presenta un panorama ideale, visto che è una città con tanti mercati da sfruttare. Inoltre, il costante investimento di aziende straniere nei settori automobilistico, agricolo, tecnologico e turistico genera molteplici opportunità per creare piccole e medie imprese.
Vivere a Istanbul è come vivere a Parigi e al Cairo allo stesso tempo, con il meglio e il peggio della cultura occidentale e mediorientale. Ci sono bar e locali notturni in abbondanza, le persone si vestono e si comportano, per la maggior parte, come gli occidentali, gli uomini sono ossessionati dal calcio, le donne dallo shopping. Allo stesso tempo ci sono le moschee, gli inviti alla preghiera cinque volte al giorno e il digiuno del Ramadan un mese all’anno. Quindi è abbastanza occidentale da far sentire a casa un europeo, ma abbastanza mediorientale da risultare interessante e un po’ esotica. Istanbul è abbastanza sicura, probabilmente più sicura, di notte, rispetto alla maggior parte delle città occidentali, eccezion fatta per le donne in giro da sole. Infine, il clima è caldo e appiccicoso in estate, splendido in primavera e in autunno, e non troppo freddo in inverno, nonostante le nevicate occasionali.
Concludendo direi che la qualità della vita degli abitanti di Istanbul non è buona, perché è una città con molti problemi in termini di organizzazione e inquinamento. Le infrastrutture presenti non sono sufficienti per gestire questa elevatissima densità di popolazione e la città è una delle più caotiche d’Europa.
Quindi vivere ad Istanbul si o no?
Istanbul è una delle città più belle al mondo, per un turista, ma non direi lo stesso per un residente.