Se state valutando la possibilità di trasferirvi in questo paese dovrete, anche, necessariamente conoscere quali sono i pro ed i contro di vivere in Danimarca.
Le possibilità di trovare lavoro sono maggiori che in Italia, gli stipendi sono più alti ed il mondo del lavoro non porta avanti raccomandati ed amici, ma solo i migliori. Gli stipendi sono accordati fra le parti sociali sia nel pubblico e che nel privato e sono tutti livellati (verso l’alto). Una sorta di omologazione salariale frutto di uno Stato basato su principi di solidarietà e non sull’individualismo.
In Danimarca non esistono politici o manager che percepiscono stipendi stratosferici e le differenze fra gli stipendi, di chi fa un lavoro altamente qualificato rispetto a chi fa un lavoro generico, sono contenute.
I danesi sono ottimi lavoratori e amano fare bene il loro lavoro, durante l’orario previsto (37,5 ore). Raramente fanno straordinari, e gli uffici si svuotano alle 17.00.
L’equilibrio vita-lavoro per loro importante. Nessuno vi spronerà a lavorare oltre l’orario stabilito, anzi se tendete a fermarvi oltre verrete incoraggiati ad andare a casa.
Ciò significa che avrete più tempo da dedicare alla vostra famiglia, (se ne avete una) o ai vostri hobby preferiti. Avrete diritto a 5 settimane di ferie pagate all’anno ed il congedo di maternità/paternità previsto è di 12 mesi.
Tendenzialmente in Danimarca le persone lavorano per vivere, non vivono per lavorare.
In Danimarca esistono, come ovunque, i vari ruoli professionali a livello lavorativo e le relative gerarchie, quello che cambia è il rapporto tra le gerarchie. Non sono accettati comportamenti di tipo autoritario proprio perché si tende a rispettare la dignità di ogni essere umano, a prescindere dalla posizione sociale o economica rivestita da quest’ultimo.
Il superiore che esercita la propria autorevolezza con disprezzo dell’altrui dignità viene automaticamente escluso ed emarginato dal gruppo.
La Danimarca, come gli altri paesi scandinavi, ha uno dei sistemi di welfare più sviluppati a livello mondiale che incide per oltre il 50% delle spese del paese. Non a caso oltre la metà della popolazione riceve una qualche forma di assistenza da parte dello stato.
Per sostenere il livello di welfare presente nel paese, il livello di tassazione è alto ma anche gli stipendi sono proporzionati. A nessuno piace pagare le tasse, ma se parte del frutto del proprio lavoro è ben speso nei confronti della società, si pagano molto più volentieri.
Il rapporto tra danesi ed immigrati è amichevole, soprattutto in situazioni professionali, ma ciò non significa che siano interessati a invitarvi a casa loro per cena. Tendenzialmente non tendono ad integrarsi con gli immigrati, che di solito vivono isolati. È difficile fare amicizia con loro. I danesi sono scettici, addirittura sospettosi, temono che gli italiani si portino appresso l’andazzo, lo stile ozioso e i metodi mafiosi che ci hanno resi celebri nel mondo.
In Danimarca si inizia a studiare l’inglese fin da piccoli, per cui tutti lo parlano correttamente, ma preferiscono parlare danese nel loro tempo libero con gli amici. Per cui se volete avere qualche possibilità di fare amicizia e di integrarvi dovrete assolutamente imparare la lingua.
Se siete interessati a farvi degli amici danesi, il modo migliore per farlo è quello di unirvi a qualche gruppo, (sportivo, religioso, politico, ecc) o fare del volontariato o delle attività gratuite. Andate da soli, non ha senso entrare a far parte di un gruppo danese e portare qualche altro italiano, finireste per parlare con lui per tutto il tempo invece di fare nuove amicizie.
Le persone sono affidabili, se dicono una cosa generalmente la fanno. I danesi sono riservati e più introversi di noi italiani e quasi sempre più di un saluto e quattro parole non vi rivolgono. A volte questo può fare sorgere delle incomprensioni, perché noi ci aspettiamo che le persone abbiano determinati atteggiamenti e determinate reazioni che invece puntualmente non accadono, per una differenza di cultura e di mentalità.
E’ necessario tempo per comprendere le differenze culturali di un paese e imparare come comportarsi ed agire nelle diverse situazioni. E soprattutto imparare a comprendere i comportamenti e le reazioni delle persone che possono essere anche molto diverse a quelle a cui siamo abituati.
La Burocrazia è snella e veloce, tutto o quasi può essere fatto attraverso internet. La Danimarca è una delle nazioni più digitali al mondo. La corruzione è praticamente assente. Negli uffici pubblici o privati gli operatori sono educati e sorridenti e disposti a risolvere i vostri problemi a differenza dell’Italia dove bisogna fare code agli sportelli, litigare con i furbi che non rispettavano le code e avere a che fare con personale spesso frustrato, nervoso e poco propenso ad aiutare.
I trasporti pubblici sono efficienti e moderni. Le piste ciclabili sono presenti ovunque, anche se visto il tempo orribile del paese, la bicicletta non è sicuramente il miglior mezzo di locomozione. Ma i danesi ci sono abituati e li vedrete pedalare con qualsiasi tempo atmosferico. Automobilisti e ciclisti vivono in pacifica convivenza. Il sistema giudiziario è molto equo e trasparente e non si corre il rischio di rimanere impantanati in inutili e lunghissime battaglie legali.
Come nelle miglior tradizioni delle social democrazie europee vige una forma di uguaglianza e rispetto fra tutti: uomini o donne, studenti o insegnanti, lavoratori altamente qualificati o lavoratori generici, politici e cittadini.
In Danimarca è dato per scontato che entrambi i genitori lavorino fuori casa, quindi è stato istituito un eccellente sistema di assistenza ai bambini sia pubblica che privata, sovvenzionata dallo stato.
Il sistema scolastico è buono e praticamente gratuito. Anche le Università sono gratuite ed inoltre esistono diverse forme di sussidi economici anche per gli studenti. Per poter accedere a questi sussidi (SU) dovete avere un lavoro di 10-12 ore a settimana (almeno 42 mensili) ed un lordo mensile non superiore a circa 12.000 Corone. Inoltre, si può ottenere il SU anche senza dover lavorare e avere lo stesso trattamento di un danese. In questo caso si deve aver vissuto consecutivamente in Danimarca per almeno 5 anni oppure si deve aver lavorato full-time ininterrottamente in Danimarca per 3 anni.
I servizi sanitari ed ospedalieri sono eccellenti. Tutti i cittadini sono iscritti al Sistema sanitario pubblico.
I tassi di criminalità sono molto bassi.
Il costo della vita in Danimarca è molto alto. Ad esempio l’automobile è un vero è proprio lusso con tasse e costi di gestione altissimi.
La Danimarca, come del resto tutti i paesi nordici, è il regno del cibo a base di grassi saturi. Niente a che vedere con la cucina mediterranea.
Il clima danese è grigio, piovoso e freddo in autunno e inverno, con poche ore di luce e lunghe ore di buio. In primavera ed in estate potete essere fortunati e beccarvi anche dei periodi di tempo buono oppure può essere grigio, piovoso e freddo per tutta l’estate.
La Danimarca non è un paese eccessivamente culturale. Molti considerano il finanziamento alla cultura, fine a se stessa, come denaro gettato perché non porta nessun rendimento.
Vivere in Danimarca, pro
- Opportunità lavorative
- Equità sociale e welfare
- Educazione gratuita
- Assistenza sanitaria gratuita
- Servizi ottimi (trasporti, scola, ecc)
- Burocrazia assente
- Rispetto dell’ambiente e della cosa pubblica
Vivere in Danimarca, contro
- Difficoltà di integrazione
- Vita sociale noiosa
- Clima grigio e piovoso
- Cucina che non si adatta ai nostri gusti
Vivere in Danimarca, conclusioni
Per un italiano, il clima, la cucina, la cultura cosi diversa dalla nostra possono rappresentare un problema in Danimarca, ma quando si guarda alle opportunità di lavoro, al livello degli stipendi, al welfare e ai servizi che funzionano ‘quasi’ alla perfezione, si può veramente prendere in considerazione questo paese come meta per un eventuale trasferimento.
Per chi vuole una famiglia, con figli, con aspirazioni di appartenere alla classe media, la Danimarca è uno dei paesi preferibili in cui vivere. Ci sono: assistenza sanitaria ottima, istruzione gratuita, sussidi di disoccupazione e aiuti alle famiglie.