Il Portogallo è uno dei paesi poveri della UE, con un PIL pro capite superiore solo alla Grecia e ai paesi dell’Est Europa, per cui emigrare per lavorare in Portogallo non è forse la scelta migliore.
Il paese ultimamente sta puntando in maniera sempre più decisa sul settore del terziario, che occupa circa un 70% della forza lavoro.
Sebbene non sia la Germania, negli ultimi anni il tasso di disoccupazione nel paese è sempre sceso ed oggi siamo ad un livello del 6.0%.
Lavorare in Portogallo
Per lavorare in Portogallo è necessario conoscere il portoghese, anche se avete una buona professionalità da spendere, in città come Porto o Lisbona, vista l’elevata concorrenza presente sarà quasi sempre necessario conoscere il portoghese.
Attualmente sta, anche, aumentando la richiesta di personale che oltre il portoghese, conosca altre lingue, sopratutto nei settori del turismo, dell’immobiliare e nei call centre.
Visto l’elevato numero di pensionati italiani residenti in Portogallo e di connazionali che ogni anno scelgono questo paese come meta delle loro vacanze non è infrequente trovare aziende che assumano persone che conoscano oltre il portoghese, la lingua italiana.
Le maggiori opportunità di lavoro attualmente presenti sono in questi settori:
- operatori di call center
- specialisti di IT
- settore sanitario: medici, infermieri, ecc
- settore turistico: personale alberghiero, della ristorazione, ecc
In Portogallo è prassi comune inviare le proprie candidature on line, ricordate di scrivere il vostro curriculum seguendo le indicazioni di quanto previsto nell’articolo paese che vai curriculum che trovi
Lavorare in Portogallo, risorse utili
Per il riconoscimento dei titoli di studio, potete fare riferimento al centro Enic/Naric portoghese.
Per chi è interessato ad approfondire le tematiche relative agli aspetti del lavoro dipendente e autonomo in Portogallo, segnalo questa guida completa Contratti Lavoro Portogallo rivolta a coloro che intendono lavorare come dipendenti o che desiderano aprire una propria attività, (in lingua italiana).
Cercare lavoro in Portogallo
Per cercare lavoro potete fare riferimento a:
Linkedin, cercando di sfruttare al massimo le potenzialità di questo social, tramite collegamenti e ricerche mirate
Eures, il portale europeo della mobilità
Centro per l’impiego portoghese oltre che offerte di lavoro, contiene anche molte informazioni e consigli. Solo in portoghese
Siti per ricerca lavoro in Portogallo
- Bonsempregos, portale molto ricco di offerte
- Jobted, sito con oltre un milione di visitatori giornalieri
- Jobs in Lisbon, sezione del portale dedicata alle offerte di lavoro a Lisbona
- Trabalhorapido, offerte divise per categorie e città
- Expressoemprego, sito con offerte di lavoro e altre informazioni
- Sapo, offerte di lavoro in Portogallo e non solo
- Net-empregos, portale di impiego storico portoghese. Occorre registrarsi
- Mitula, offerte divise per categorie
- Custojusto, sezione lavoro dell’omonima bacheca, su cui è possibile postare anche annunci di ricerca lavoro.
- Haygrove, per lavori nel settore agricolo
- Agroemprego, offerte di lavoro nel settore agrario
Lavorare in Portogallo nel settore turistico
Circa il 10% del PIL del paese deriva dal turismo. Il Portogallo nel 2017 è stato visitato da 23 milioni di turisti e le sue principali destinazioni sono Lisbona, Porto, la costa sud e l’Algarve. Per cui durante la stagione estiva è possibile trovare impiego in questo settore. Non dimenticate, però, che la concorrenza è agguerrita.
Esistono in Portogallo delle rinomate Scuole del Turismo e mediamente i portoghesi sono eccellenti linguisti, ma dal momento che il turismo, anche italiano, aumenta ogni anno se conoscete il portoghese e l’inglese non è impossibile trovare lavoro, però ricordare che il livello retributivo è mediamente basso.
Con il proprio curriculum tradotto in portoghese potete fare una ricerca diretta del lavoro consegnandolo a mano alle varie strutture oppure fare una ricerca tramite internet utilizzando i siti indicati:
- Turijobs, sito con offerte nel settore turistico, in Portogallo
Inoltre vi segnalo i link ai più grandi gruppi alberghieri portoghesi ai quali potete inviare il vostro curriculum:
- Pestania, il più grande gruppo alberghiero portoghese
- Vilagale, con oltre 30 strutture fra Portogallo e Brasile
- Sanahotels, con una quindicina di strutture in Portogallo
- Tivolihotels, con 20 hotel in Portogallo
- Catene di hotel internazionali, principali catene di hotel a livello mondiale che hanno delle strutture anche in Portogallo
Lavorare in Portogallo nei call center
Il lavoro nei call center in Portogallo è uno dei lavori più richiesti per madrelingua italiani perchè moltissime compagnie di outsourcing hanno delle loro sedi in Portogallo, sopratutto a Lisbona.
Il lavoro nei call center in Portogallo, e non solo, si divide in inbound e outbound:
- Inbound, non si effettuano chiamate ma si ricevono. Si tratta, in pratica, di attività di customer service ed help desk tecnico, dove l’addetto fornisce informazioni, risponde ai dubbi o risolve i problemi del cliente
- Outbound, l’operatore effettua le chiamate verso i clienti o potenziali clienti, Si tratta di attività di telemarketing, telesselling, servizi di prenotazione, servizi di sondaggistica e di televoto, sollecito per recupero crediti, servizi di vendita prodotti o altro
- A volte il lavoro non viene svolto attraverso il telefono, ma tramite servizio di chat o di e-mail.
Gli stipendi vanno dai 700 € al mese (con alloggio condiviso e pulizie dell’appartamento comprese) ai 1.000 € circa senza alloggio a questi vanno aggiunti i bonus (che variano in base al progetto). Vista la situazione del mercato immobiliare ed i prezzi attuali degli affitti in Portogallo, io consiglio a chi vuole fare questa esperienza di optare per l’alloggio pagato. Le varie aziende hanno delle politiche diverse riguardo gli alloggi, c’e chi offre alloggio a tempo indeterminato, chi solo per i primi tre mesi, chi offre un contributo economico, ecc.
I contratti di lavoro sono a tempo determinato (di solito hanno una durata di 6 mesi/un anno) o a progetto. Il periodo di training è di solito retribuito. I giorni di ferie, per legge, sono ventidue all’anno.
La qualità del lavoro nei call center in Portogallo, dipende molto dal tipo di lavoro che si andrà a svolgere, dall’ambiente, dai colleghi, dal ritmo di lavoro, ecc.
Purtroppo sono scarse le opportunità di crescita. Chi ha una posizione manageriale difficilmente la lascia. Quindi le possibilità di fare carriera come team leader, operation manager, service delivery manager, ecc. sono quasi nulle.
Non è, sicuramente, un settore lavorativo che offra delle grosse prospettive ma se non avete di meglio da fare è una esperienza che ci può stare, soprattutto se fatta in un settore di vostro interesse. Tenete presente che alla fine qualcuno può fare carriera, alcuni possono trovare un lavoro migliore e gli altri, comunque, avranno fanno un’ esperienza e imparato o migliorato una lingua straniera.
Alcune aziende offrono corsi di portoghese ed inglese, gratuiti.
In molte sedi, ma non in tutte, è presente la mensa aziendale alla quale si può accedere tramite buoni pasto aziendali che con 2,50 € danno diritto ad un pasto completo.
Alcune aziende offrono un’assicurazione sanitaria, come benefit ai dipendenti, già dal primo giorno di servizio, altre dopo aver raggiunto un certo numero di mesi di lavoro. La malattia, di solito, viene pagata a partire dal sesto mese di permanenza in azienda, ma i primi tre giorni non vengono comunque pagati.
Per trovare lavoro in queste aziende ci sono due possibilità:
- tramite segnalazione: un dipendente dell’azienda trasmette il vostro curriculum al reparto HR dell’azienda.
- tramite candidatura: candidandovi alle offerte di lavoro o inviare una auto candidatura attraverso i siti aziendali
Di seguito vi segnalo una serie di siti aziendali per la ricerca del lavoro nei call center portoghesi:
- Teleperformance, società multinazionale nata in Francia. La società è specializzata in outsourcing commerciale. Teleperformance conta 223.000 dipendenti con 350 centri di contatto in 76 paesi nel mondo
- Sitel, società Americana di outsourcing che ha piu di 140 centri di chiamate in 27 paesi del mondo. Sono presenti nei 5 continenti
- Webhelp, società di BPO francese, presente in 29 paesi, con oltre 35.000 dipendenti
- Arvato, società di servizi globale con sede in Germania. I suoi servizi includono anche il customer service.
- Fujitsu, l’azienda negli uffici di Lisbona offre servizi di customer care in 30 diverse lingue.
- Transcom, società che opera in Europa, Nord e Sud America, Asia e Nord Africa. Impiega 30.000 dipendenti in 52 contact center
Aprire un Business in Portogallo
Per chi è intenzionato ad avviare un business in Portogallo, sarà utile sapere che a differenza della cattiva reputazione della burocrazia portoghese, non è complicato l’avvio e la gestione di una attività. Senza entrare nel merito di questione tecnico-societarie che dovranno essere approfondite con il vostro commercialista di fiducia, vi segnalo, soltanto, che il Portogallo si trova nella classifica elaborata dalla Banca Mondiale sulla Facilita di fare affari al 34 posto (l’Italia è al 51).
Considerata la notevole importanza del settore turistico, potrebbe essere una buona idea avviare un’attività in Portogallo, anche nel settore della gastronomia. Non è che la concorrenza manchi ed il successo sia garantito ma se vi affidate ad un buon commercialista, avete esperienza nel vostro settore, idee chiare ed un piccolo capitate da investire non mancheranno le possibilità di successo.
Vi segnalo infine, la Guida del Lavoratore Autonomo che contiene informazioni relative al regime di lavoro dei lavoratori autonomi
Lavorare in Portogallo, conclusioni
Un consiglio che mi sento di dare, anche se avete il contratto di lavoro già in mano, è di non partire senza soldi (a meno che non abbiate l’alloggio pagato). Perché all’inizio avrete diverse spese da anticipare Il mese di affitto della stanza, il mese di deposito, l’ostello iniziale, lenzuola, piumino, trasporti, ecc. Quindi partite con almeno una disponibilità di 1.000/1.500 € per poter arrivare al primo stipendio.
E sopratutto diffidate da chi vi chiede soldi per offrirvi lavoro, oltre che essere una pratica illegale è soltanto una truffa.