Maiorca, Ibiza, Minorca e Formentera formano le isole Baleari. I loro paesaggi da sogno, le meravigliose spiagge di sabbia bianca, la gastronomia, la storia, l’offerta culturale, le grandi opzioni turistiche e molto altro ancora, le rendono una delle destinazioni spagnole preferite dai turisti provenienti da tutta Europa. Se avete deciso di vivere alle Baleari dovete anche conoscerne i pro e i contro.
Alle Baleari si respira un clima multiculturale, dovuto agli expat che hanno deciso di stabilirsi qui. Vi risiedono non solo spagnoli ma anche molti stranieri che l’hanno scelta per viverci, principalmente inglesi e tedeschi.
Il mix internazionale di persone che vivono, lavorano e visitano le isole le hanno rese un luogo cosmopolita, dove ci sono scuole e aziende internazionali in cui si parlano diverse lingue.
Le isole sono dotate di buone infrastrutture per quanto riguarda gli ospedali e le strade e Palma è ben collegata, grazie al suo aeroporto, con le principali capitali europee. Mentre, in generale, il trasporto pubblico è piuttosto scadente.
Uno dei principali problemi delle isole è il sovraffollamento. Tenete presente che stiamo parlando di isole piene di turisti, la sensazione di saturazione sulle strade sopratutto di Maiorca non è una percezione soggettiva, ma un dato di fatto. La mancanza di mezzi pubblici ha determinato un notevole aumento di auto private a cui vanno aggiunte le auto a noleggio, che ha come conseguenza: ingorghi, aumento del tempo per andare al lavoro e difficoltà di parcheggio.
Altro problema è il costo degli affitti. Negli ultimi anni il costo degli alloggi ha subito un aumento considerevole. Le case ci sarebbero, ma non sono disponibili per affitti a lungo termine, perché i loro proprietari preferiscono affittarle per periodi brevi, ai turisti.
Questo rende molto difficile la ricerca di un’abitazione per le persone che vogliono vivere e lavorare sull’isola, per cui io consiglio di accettare un lavoro in queste isole solo se viene fornito contestualmente anche l’alloggio o almeno che il datore di lavoro si impegni a trovare una sistemazione.
Trovare un affitto economico alle Baleari anche in inverno è improbabile. La ricerca angosciante di un appartamento coinvolge migliaia di residenti che, fino a pochi anni fa, non avevano questo problema, ma ora gli affitti turistici hanno assorbito buona parte dell’offerta residenziale e la domanda è salita alle stelle. Con conseguente aumento vertiginoso dei prezzi.
L’anno scorso il prezzo degli affitti nelle Isole Baleari è aumentato del 22,0%.
Un altro problema della vita nelle isole Baleari è che i suoi cittadini hanno difficoltà ad aprirsi con gli altri, specialmente se sono stranieri. Una cosa che non accade nel resto della Spagna, dove le persone sono più aperte ed amichevoli con gli immigrati.
Queste isole hanno un clima privilegiato, con temperature medie comprese tra 17 e 20 gradi. Con la possibilità di godere di quasi 300 giorni di sole all’anno. Il clima è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni miti, estati secche, non troppo calde e autunni ed inverni variabili sia in temperatura che in precipitazioni, ma possono essere anche abbastanza freddi e ventosi.
Per quanto riguarda il lavoro: l’industria del turismo è la principale attività economica delle Baleari, L’offerta alberghiera è tra le prime al mondo.
Trovare un lavoro non è difficile e, soprattutto da marzo, è molto facile trovare lavoro in diversi settori. A partire dal mese di marzo/aprile ci sono molte richieste di lavoro in settori come:
- Turismo
- Servizi sanitari
- Ospitalità
- Amministrazione aziendale
Per accedere a questi lavori, non è solo sufficiente avere un buon curriculum, è anche necessario conoscere le lingue straniere (inglese tedesco in primis) e avere esperienza ed essere in grado di dimostrarlo.
Agenzie del lavoro, giornali e internet sono le normali risorse per cercare lavoro alle Baleari. I giornali hanno un numero limitato di offerte di lavoro pubblicizzate. La ricerca attraverso internet, invece, può iniziare già dall’Italia. Per gli stranieri, i lavori più semplici da ottenere sono quelli nel settore turistico: alberghi, ristoranti o alle dipendenze di qualche tour operator.
La maggior parte dei lavori legati al turismo sono, ovviamente, stagionali. La stagione estiva va dal 1 maggio al 31 ottobre. Le attività aprono prima e chiudono più tardi, ma l’apertura e la chiusura sono prerogativa, in linea di massimo, dei dipendenti veterani. Come nuovo arrivato, aspettatevi di fare una stagione lavorativa di 6 mesi. Il contratto di 6 mesi è sufficiente se intendete richiede i sussidi di disoccupazione in inverno.
Purtroppo il costo della vita è aumentato incredibilmente negli ultimi anni per cui il lavoro stagionale nel turismo ed i sussidi di disoccupazione difficilmente sono in grado di garantire un livello dignitoso di vita per cui sempre più lavoratori stagionali lasciano, con riluttanza, in inverno le isole per andare a lavorare altrove.
Per aspirare a lavori d’ufficio, invece, oltre alle competenze specifiche dovrete essere in possesso di un eccellente spagnolo e talvolta anche del catalano.
Una volta trovato lavoro preparatevi ad un contratto rinnovabile di tre mesi. Pochissime aziende vi offriranno un contratto di oltre 3 mesi inizialmente, soprattutto se non vi conoscono. La legge spagnola è fortemente a favore del lavoratore, e ciò rende i contratti più lunghi troppo rischiosi per i datori di lavoro.
In qualsiasi settore lavoriate sappiate che le opportunità di crescita professionale sono limitate e questo vale per tutte le professioni dal cameriere allo sviluppatore di software. In altre città come Londra, Berlino, New York c’è molta più possibilità per chi ha capacità e talento di emergere.
Infine ricordate che l’insularità è sempre un problema. Dovrete fare affidamento sempre su aerei e traghetti per lasciare le isole e sebbene siano ben collegate, molte persone trovano difficile adattarsi alla vita su un’isola e la percepiscono in maniera limitante.
Tutte le informazioni relative a come trovare lavoro in Spagna, le trovate in questa Guida
Chi invece è interessato a trasferirsi anche in un altra città spagnola può leggere l’articolo specifico, pubblicato su questo blog.