Cominciamo con il dire che è una città stupenda e cosmopolita piena di storia e di arte e tanti vogliono vivere e lavorare a Barcellona.
La rete di trasporto pubblico è eccellente: è facile e veloce andare ovunque, dalla spiaggia, come la Barceloneta, alla montagna, Montjuïc o Tibidabo. ed è una delle più economiche in Europa.
Sebbene non sia affollata come Parigi o Londra, una percentuale cospicua delle entrate della città proviene dal turismo e diversi milioni di turisti l’anno visitano Barcellona per cui vi dovrete abituarvi a vivere o convivere con i turisti.
La vicinanza al confine ha fatto sì che i catalani storicamente abbiano viaggiato di più all’estero rispetto al resto degli spagnoli e per questo siano maggiormente ‘internazionali’. I Catalani non sembrano un popolo mediterraneo. Hanno molte più similitudini con un popolo del Nord Europa. Sono più chiusi, freddi e riservati rispetto agli altri spagnoli, ma una volta che sarete entrati in amicizia con loro, le persone si riveleranno splendide.
Per integrarvi e vivere Barcellona veramante appieno, però, sarà necessario imparare la lingua catalana che è un misto di francese e spagnolo.
Essendo la cinquantesima area metropolitana più popolata del mondo, ci sono persone di moltissime nazionalità (quasi 200) e gli italiani sono i più rappresentati con circa 30mila connazionali che vivono stabilmente a Barcellona.
A causa di questa invasione di europei che è andata aumentando negli ultimi 10 anni, anche la burocrazia e le pratiche per ottenere il NIE (codice fiscale) necessario per poter lavorare si sono fatte più complicate.
La città offre un’intensa vita culturale: mostre d’arte, teatri, musei. musica di qualità e tanto altro. Ma rimanendo fedeli al fatto che il gioco del calcio sia una delle priorità qui a Barcellona, ed in Spagna in generale, il museo più visitato della città è quello del Camp Nou.
La vita notturna di Barcellona è garantita da una vastissima offerta di bar, teatri e club. Da Vila Olímpica, alla spiaggia, al quartiere di Sarrià, troverete ciò che si adatta meglio ai vostri gusti, tutti i giorni della settimana.
Vivere a Barcellona è abbastanza caro. Il costo della vita rispetto ad altre zone del paese è più alto anche se, in proporzione, ci sono maggiori opportunità di lavoro. Barcellona è comunque la città più costosa della Spagna.
Soprattutto il prezzo degli affitti è estremamente elevato. La Spagna sta attraversando una crescita generalizzata del settore immobiliare. Gli affitti sono spropositati rispetto agli stipendi (in centro una stanza in appartamento condiviso sfiora i 600 €).
I prezzi sono esagerati anche per camere piccolissime, a volte senza finestre e le truffe sono sempre dietro l’angolo.
Visti i prezzi degli alloggi, per alcuni non è proprio possibile vivere in città e pertanto devono adattarsi a vivere nei paesini limitrofi e fare i pendolari.
Il clima è tipicamente mediterraneo, caldo e umido in estate con i mesi di luglio ed agosto che possono essere soffocanti. Gli inverni sono, invece, generalmente, miti e raramente nevica. Quindi sebbene Barcellona goda di un clima temperato, tenete presente che il sole può essere così forte e l’umidità cosi elevata in estate, che quando arriverete al lavoro sarete già sudati e appiccicosi.
Durante l’inverno, al contrario, può fare freddo e molti appartamenti non hanno il riscaldamento. Quindi dovrete fare uso di apparecchi elettrici per riscaldare l’ambiente. E farete, poi, i conti con i costi molti alti che ciò comporta. (La Spagna ha un prezzo dell’elettricità molto elevato e continua a salire). Questi prezzi cosi elevati saranno forse dovuti al fatto che Endesa (la principale azienda nel settore elettrico in Spagna) è controllata da Enel Italia?
L’assistenza sanitaria pubblica è migliore rispetto ad altre zone del paese. La Spagna, (e la Catalogna in particolare) è uno dei paesi con il più alto numero di trapianti e donazioni di organi.
Non esiste una cucina specifica della città di Barcellona, in generale si trovano piatti provenienti dalle varie regioni spagnole (paella, gazpachos, polpo gallego, ecc). Ci sono anche moltissimi “ristoranti etnici”: giapponese, vietnamita, cinese, messicano, peruviano, indiano, arabo, persiano, ecc.
Trovare un buon lavoro, non è cosi semplice, soprattutto perché l’offerta è scarsa. La disoccupazione giovanile si aggira intorno al 30% e la maggior parte dei lavori è precaria. Inoltre, Barcellona è una grande città ma non è grande come Londra o Parigi e le opportunità di lavoro per alcuni settori possono essere limitate.
Nonostante ciò Barcellona è la quarta città al mondo preferita da chi emigra per lavorare all’estero. Secondo un sondaggio, condotto su 400mila lavoratori in 197 paesi del mondo, dal Boston Consulting Group, Barcellona si è piazzata al 4 posto dietro Londra, New York e Berlino.
E risultano anche molto richieste altre città spagnole come Madrid (in undicesima posizione, dopo Tokyo) e città di medie dimensioni come Valencia o Malaga.
Nonostante l’elevato livello di disoccupazione il settore tecnologico ha una forte domanda. Barcellona vuole diventare un hub tecnologico, quindi ci sarà una forte domanda di candidati in ambito IT unitamente a professionisti con esperienza in matematica, fisica o statistica.
Anche i settori delle energie rinnovabili, dell’edilizia e immobiliare stanno creando nuovi posti di lavoro.
Il settore turistico contribuisce per una buona percentuale del PIL della regione, con circa 20 milioni di turisti all’anno che vistano la Catalogna. Questo settore crea migliaia di posti di lavoro e trovare un lavoro in hosteleria come cameriere non è difficile.
Per visionare le offerte di lavoro per italiani, presenti anche a Barcellona, vi segnalo questa bacheca di annunci.
Il crimine in generale e i furti continuano a crescere a Barcellona in modo preoccupante. E con un ritmo nettamente più alto rispetto alle altre principali città spagnole.
Barcellona è la città più insicura della Spagna. La capitale catalana ha registrato nel primo semestre di quest’anno 99.942 reati, l’8,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2018. e il suo tasso di criminalità è ben al di sopra del resto delle città spagnole
Borseggi, scippi e furti in appartamento sono all’ordine del giorno.
Purtroppo negli ultimi anni Barcellona è molto cambiata, non si respira più l’aria genuina della Spagna degli anni passati. È oramai diventata una città completamente globalizzata..
In ogni caso, il problema più grande del vivere a Barcellona è la carenza di posti di lavoro ben pagati. Se ci si riesce a sistemare economicamente, (diciamo con uno stipendio attorno ai 1.500 €), Barcellona è ancora una delle città dove si vive meglio in Europa: divertente, internazionale, ben servita, con un buon sistema di trasporto, non troppo cara, (a parte gli affitti), piena di cultura e attività di ogni genere. E’ anche una città molto aperta, tollerante e poco razzista.
Per finire, vi segnalo quest’utile guida Moving to Barcelona, (in inglese), che contiene informazioni utili per chi vuole trasferirsi in questa città
Tutte le informazioni relative a come trovare lavoro in Spagna, le trovate in questa Guida
Chi invece è interessato a trasferirsi anche in un altra città spagnola può leggere l’articolo specifico, pubblicato su questo blog.